Sempre di più in Italia e nel mondo l’attenzione dei ministeri è focalizzata sulla sicurezza stradale; a dicembre 2021, esattamente un anno fa, erano entrate in vigore le “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti” che avevano messo in campo un investimento totale di 450 milioni di euro, di cui 300 milioni di euro del Piano Nazionale Complementare (Pnc) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Sono stati firmati anche i protocolli di approvazione dei piani operativi predisposti dai concessionari autostradali e il decreto predisposto da Anas relativi all’implementazione dei sistemi di monitoraggio dinamico, come la pesatura dinamica (wim- weigh in motion), per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel nella rete viaria principale. Questi comportano un investimento di 450 milioni di euro finanziato dal Pnc. L’obiettivo è quello di riqualificare circa 2.000 chilometri di strade e le relative opere d’arte (ponti, viadotti, ecc).
Gli investimenti finanziati dal Pnc sono volti al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture grazie al monitoraggio
Gli investimenti finanziati dal Pnc sono volti al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture attraverso il censimento, la classificazione e gestione dei rischi per 12.000 opere d’arte della rete viaria principale. Di esse, 6.500 saranno dotate di strumentazione per il controllo a distanza, così da sottoporle a procedure di gestione della sicurezza che prevedono l’analisi della rete, l’effettuazione di sopralluoghi, la gestione del sistema digitalizzato, la classificazione delle priorità e l’attuazione degli interventi.
A questo primo decreto se ne è aggiunto un altro del MIMS, di concerto con il MEF, del 5 maggio 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.164 del 15 luglio, recante:
L’assegnazione dei fondi prevede 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, e 300 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2029.
Questo decreto assegna 1,4 miliardi di euro (previsti nella legge di Bilancio per il 2022) per gli interventi sui ponti e viadotti. Gli interventi ammissibili al finanziamento, oltre alla messa in sicurezza, includono la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti, le attività legate al censimento e alla classificazione del rischio, alla verifica della sicurezza e al collaudo.
Il decreto ripartisce le risorse tra le Province e le Città metropolitane, che assumono le funzioni di soggetti attuatori, sulla base di precisi parametri che tengono conto: 1. della consistenza della rete viaria, 2. del parco circolante dei mezzi, 3. della vulnerabilità delle infrastrutture a causa di fenomeni naturali.
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